Volterra è un comune di 11.267 abitanti della provincia di Pisa.
La cittadina conserva un notevole centro storico di origine etrusca (di questa epoca rimane la Porta dell'arco) con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato.
Volterra è oggi una città dal caratteristico aspetto medievale, dove è ancora possibile gustare l'atmosfera di un antico borgo, grazie al relativo isolamento che ha limitato lo sviluppo industriale e commerciale, impedendo quello scempio edilizio che spesso accompagna lo sviluppo economico.
L'economia di Volterra si basata principalmente su attività industriali ma notevole è anche la lavorazione dell'alabastro che è una varietà microcristallina del gesso.
Si ipotizza che l'origine di Volterra risalga all'epoca preistorica, con un importante insediamento villanoviano (VIII-VII secolo A. C.).
Intorno al V secolo A. C. si sviluppò il nucleo abitativo etrusco della cittadina che allora prese il nome di "Velathri" (nel senso di altura) e venne innalzata una prima cinta di mura difensive e una fortezza.
Il periodo etrusco fu molto fiorente dal punto di vista economico: la ricchezza della città era allora fondata sulle attività agricole e mercantili e sullo sfruttamento delle risorse minerarie presenti sulle colline.
Volterra resistette a lungo alle pressioni di Roma potendo contare su un vasto territorio fortificato ma nel 260 A. C. ne dovette subire la dominazione e divenne pertanto Municipio romano.
In epoca longobarda Volterra divenne sede di gastaldato. Successivamente il territorio fu teatro dei conflitti armati tra il re d'Italia, Berengario I, e il marchese di Toscana, Adalberto, che tra il IX e il X secolo distrussero la città. La ricostruzione del nucleo urbano di Volterra fu iniziata dall'imperatore Ottone I.
Tra il XII e il XIII secolo Volterra divenne libero comune e nel secolo successivo dovette costruire una nuova cinta muraria per difendersi dalla mire espansionistiche delle città vicine, le potenti Firenze e Pisa che intendevano inglobarla nei rispettivi territori.
Nel 1361 Volterra entrò nell'orbita fiorentina. Nel 1472 la già potente città di Firenze impose la sua politica autoritaria eliminando ogni forma di autonomia locale, decisa ad assicurarsi il controllo delle fiorenti miniere di sale e di allume. Nello stesso periodo Lorenzo de' Medici detto il Magnifico avviò i lavori di fortificazione della città con la costruzione di una nuova fortezza, l'attuale Rocca Nuova, per difendersi da eventuali attacchi senesi.
Nella seconda metà del Settecento, dopo la dominazione medicea, Volterra passò alla famiglia dei Lorena. La politica lorenese puntò principalmente a ristrutturare l'assetto urbano e valorizzare al tempo stesso le ricchezze del territorio. Nel 1769 venne pertanto liberalizzata l'esportazione dei prodotti agricoli.
Durante il periodo della dominazione lorenese Volterra conobbe un lungo periodo di splendore che ne vide una notevole ripresa economica e un forte incremento demografico.
Nel 1861 Volterra venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.
Tra le innumerevoli manifestazioni che si svolgono periodicamente a Volterra segnaliamo la tradizionale "Mostra mercato del tartufo bianco" che si tiene annualmente nel mese di ottobre, durante la quale è possibile degustare prodotti enogastronomici locali.